Il commissario europeo all’economia: "Alcuni dettagli saranno cambiati e negoziati, ma il cuore della proposta sarà accettato".

Gentiloni, a proposito dell'opposizione annunciata dai paesi cosiddetti frugali, Olanda, Austria, Svezia e Danimarca, ha sottolineato che "anche nei paesi che stanno criticando il piano per la ripresa Ue, credo che ci sia la consapevolezza che abbiamo un futuro comune e che la prosperità dei loro cittadini è strettamente connessa a quella del mercato unico e dell'economia europea nell'insieme. Credo che la vera svolta l'abbia data questa consapevolezza".
"Davanti alla proposta della Commissione i Paesi hanno reagito in maniera diversa, ma nessuno ha sbattuto la porta. Non tutti, ma la maggior parte sono in una posizione negoziale, e sapendo come funziona qui nell’Ue, questo alla fine porta a un accordo", ha continuato il commissario.
"Ci sarà certamente un negoziato, con una prima fase il 19 giugno" al Consiglio europeo, "e sappiamo che ci sono punti vista differenti sulla questione e che l'accordo dovrà essere trovato", ha dichiarato la presidente della Commissione Ue Von der Leyen, tramite uno dei suoi portavoce. "Non abbiamo fatto una proposta senza essere convinti che fosse una buona base per un accordo". L'intesa al Consiglio europeo è probabile che arrivi già a luglio, in tempo per l'inizio della presidenza semestrale tedesca dell’Ue.
Per l’entrata in vigore effettiva del Recovery fund, Gentiloni ha sottolineato che "servirà l’accordo dei parlamenti nazionali e questo richiederà ancora alcuni mesi. Ma è chiaro che, siccome questo fondo è legato al bilancio Ue 2021-27, sarà in vigore dal 1 gennaio 2021".