L’Europa apre ai Balcani, con il via libera per cominciare i colloqui con Tirana e Skopje. Giovedì atteso il ‘sì’ finale dei 27 leader.

Nelle loro conclusioni, secondo quanto si apprende da fonti Ue, i ministri con delega agli Affari europei danno il loro benestare a Tirana e Skopje senza tuttavia fissare date per l'apertura delle trattative. Una decisione storica che arriva dopo 3 rinvii in 2 anni e vincendo le resistenze di Francia e Olanda.
L'accordo unanime tra i ministri Ue è stato raggiunto, secondo una bozza finale delle conclusioni che saranno pubblicate domani, "alla luce dei progressi compiuti" da entrambe Albania e Macedonia del Nord "nelle riforme" richieste dall'Ue, in particolare per quanto riguarda i diritti fondamentali, lo stato di diritto e la democrazia, la giustizia e le relazioni di vicinato. La decisione tiene conto delle richieste degli Stati membri più scettici sull'allargamento, Francia in primis.
Sarà compito della Commissione Ue presentare un quadro per lo svolgimento delle trattative con i due Paesi, regolato dal nuovo processo d'allargamento proposto dallo stesso esecutivo Ue il mese scorso per ridare slancio ai negoziati. Dopo il Montenegro nel 2012 e la Serbia nel 2014, diventano così 4 i Paesi dei Balcani occidentali impegnati nei colloqui con l'Ue.
"Ottime notizie per i Balcani occidentali e l'Ue. Sono lieta che gli Stati membri abbiano dato il via libera all'avvio dei negoziati di adesione con l'Albania e la Macedonia del Nord. Spero che i leader dell'Ue questa settimana diano il loro endorsement. Il futuro dei Balcani occidentali è nell'Ue". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dal suo account Twitter.
Soddisfazione per la decisione è arrivata da Tirana e Skopje, le due città candidate a diventare, rispettivamente, la 28ma e 29ma tra le capitali Ue. “La porta dell’Unione è finalmente aperta in questi tempi difficili in cui le porte delle nostre case sono chiuse”, ha dichiarato in un video messaggio il premier albanese Edi Rama. “Il nostro viaggio continua e la strada è ancora lunga”, ha aggiunto.