La speranza è quella che il Regno Unito e l’Ue riescano a trovare un accordo commerciale "unico", che l'Unione Europea non "ha mai proposto a nessun altro".

Questa è "la logica alla base dei nostri accordi ad esempio con Canada e Giappone: non aumentano solo i nostri scambi, ma accrescono ed elevano le norme, dai diritti del lavoro alle norme ambientali". Von der Leyen ha ricordato che la proposta europea è quella di "zero dazi per tutte le merci" e che questo è "qualcosa che non abbiamo mai offerto a nessun altro". Si tratta di "un nuovo modello commerciale, unico per quanto riguarda l'accesso al mercato interno. Ma servono parità di concorrenza e tutela delle norme ambientali, sociali e dei consumatori".
Se nel periodo di transizione post-Brexit - che Londra non vuole prorogare - "non sarà trovato un accordo" sulle relazioni future, "il 31 dicembre il Regno Unito uscirà sia dall'unione doganale, che dal mercato unico". Di conseguenza, "in caso di un no deal, ci saranno dazi doganali e quote su tutti i beni in provenienza dal Regno Unito". Così il capo negoziatore della Ue per le relazioni future col Regno Unito, Michel Barnier, mette in guardia Londra, in un intervento alla plenaria dell'Eurocamera. "Il nostro partner deve capire - afferma Barnier - che l'accesso al mercato unico, e le equivalenze per i servizi finanziari saranno proporzionate agli impegni assunti per rispettare una vera concorrenza ad armi pari, la protezione dei cittadini, e per la stabilità finanziaria del nostro continente e della zona euro".