La partecipazione dell'Italia sarà in media di 15,27 miliardi di euro l'anno, per un totale di 106,9 miliardi.

La Commissione propone livelli d'impegno leggermente inferiori a quelli attuali in termini relativi; se nel bilancio 2014-2020 mediamente l'impegno di ogni Stato è per un 1,13 % del reddito nazionale lordo, nel prossimo bilancio si scende all'1,11 % dove però l'Europarlamento chiede, invece, un impegno finanziario maggiore di ognuno. Sarà la Germania il primo contributore in termini assoluti, seguita da Francia, Italia, Spagna; in termini relativi il primo contributore diventa il piccolo Lussemburgo conferendo l'1,08% del prodotto nazionale lordo, seguito da Estonia e Bulgaria.
Il contributo dell'Italia al bilancio 2021-2027 dell'Ue sarà in media di 15,27 miliardi di euro l'anno, per un totale di 106,9 miliardi. Si tratta di 2,52 miliardi in più rispetto al 2014-2020, durante il quale l'Italia versa in media 14,91 miliardi l'anno. In termini di Reddito nazionale lordo, l'Italia passerebbe da un contributo medio annuo pari allo 0,85% del Rnl per il 2014-2020 allo 0,87% per il 2021-2027. Secondo i calcoli della Commissione Ue, a fronte di un versamento medio annuo di 15,27 miliardi di euro (prezzi 2018), nel 2021-27 l'Italia beneficerà di 81,63 miliardi di euro l'anno derivanti dall'appartenenza al Mercato unico, pari al 4,33% del Rnl.
Confermati i tagli alla Politica agricola comune (PAC). Si passa da un contributo dello 0,33% rispetto al Reddito nazionale lordo ad un contributo comunitario dello 0,26%. Aumenta invece il contributo comunitario per le politiche di coesione (dallo 0,29% allo 0,31% in rapporto al RNL italiano).