Bruxelles dovrà attendere: solo Malta e Danimarca rispetteranno la scadenza del 20 settembre. Altri 16 sono attesi entro il 15 ottobre.
Gli unici 2 Stati membri dell'Ue che presenteranno i propri piani strutturali di bilancio a medio termine entro il termine previsto dalla riforma del Patto per il 20 settembre, sono Malta e Danimarca. Altri 16 Stati dovrebbero presentarlo - secondo le attese - entro il 15 ottobre. Si tratta di Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Italia, Cipro, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. I rimanenti 9 sforeranno anche il termine di metà ottobre e da quanto si apprende a Bruxelles il tema dei "ritardatari" riguarderà prevalentemente Paesi impegnati in processi elettorali o nella formazione del governo.
I piani in questione sono una delle novità introdotte dalla riforma del Patto di stabilità e crescita, che ha lasciato inalterati i parametri sul rapporto deficit/Pil e debito/Pil (rispettivamente al 3% e 60%) introducendo però una maggiore flessibilità in termini dell’attuazione di percorsi di rientro. Ogni Stato membro dovrà consegnare alla Commissione europea il proprio piano di riduzione durante un periodo di consolidamento di 4 anni estendibile fino a 7, previa elaborazione da parte delle cancellerie di un piano di riforme e investimenti per migliorare il potenziale di crescita in alcuni settori specifici che ricalchino le priorità comuni dell’Ue (ad esempio transizione verde, digitalizzazione, sicurezza energetica e rafforzamento della competitività).