23/07/2024 - L'Ue boicotta Orbàn: il vertice Difesa-Esteri si terrà a Bruxelles e non a Budapest.

A deciderlo è L'Alto rappresentante Borrell: "Conseguenze per chi squalifica la politica estera Ue".
 
L'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha deciso di negare il suo assenso per il Consiglio informale Esteri-Difesa del 28-29 agosto, a Budapest, e di tenerlo invece a Bruxelles, come conseguenza delle posizioni prese sul conflitto in Ucraina dal governo ungherese, che esercita la presidenza di turno dell'Unione.
La pressione per compiere un simile passo è cresciuta dopo che i Paesi dell’Ue hanno rimproverato l’Ungheria e il suo primo ministro Viktor Orbán per le sue autodichiarate “missioni di pace” in Ucraina, Russia e Cina. Budapest, che fino al 31 dicembre detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue (che esclude però la politica estera tra le competenze) non ha mai spiegato esplicitamente se fossero state condotte a livello bilaterale o per conto dell’Ue.
 
“Dobbiamo inviare un segnale, anche se si tratta di un segnale simbolico”, ha detto Borrell ai giornalisti dopo l’incontro dei ministri degli Esteri di lunedì 22 luglio a Bruxelles, annunciando il cambio di sede. I ripetuti passi non coordinati dell’Ungheria per esprimersi contro l’unità dell’Ue devono “avere alcune conseguenze formali”, ha affermato Borrell. “Ma rifiuto la parola boicottaggio, l’incontro avrà luogo e l’Ungheria vi parteciperà”, ha aggiunto Borrell.
 
La decisione annunciata da Borrell è stata presa dopo che alcuni Stati membri dell’Ue hanno dichiarato che avrebbero ridimensionato la loro partecipazione alle riunioni informali programmate a Budapest durante la presidenza ungherese di turno ungherese. Secondo diversi diplomatici europei, 13 Stati membri avrebbero voluto che l’incontro si svolgesse a Budapest, 5 hanno dichiarato che non avrebbero partecipato e 8 hanno lasciato che fosse Borrell a decidere. Tuttavia, dato che 25 Paesi dell’Ue, escluse la Slovacchia e la stessa Ungheria, hanno comunque sostenuto la condanna dell’iniziativa di Orbán.