20/11/2023 - La Commissione europea proroga alcuni aiuti di stato contro il caro energia per 6 mesi.

Bruxelles ha deciso di prorogare fino a fine giugno 2024alcune sezioni del regime temporaneo di aiuti di stato introdotto durante la crisi energetica con la Russia.
 
La Commissione europea ha adottato una modifica al quadro temporaneo per gli aiuti di Stato in caso di crisi e transizione per prorogare di 6 mesi un numero limitato di sezioni del quadro volte a fornire una risposta alla crisi a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina e dell'aumento senza precedenti dei prezzi dell'energia. La decisione a Bruxelles sul quadro temporaneo sugli aiuti di Stato di crisi e transizione segue una consultazione inviata dall'esecutivo comunitario ai 27 il 6 novembre. Vengono prorogati in particolare di 6 mesi e anche aumentati i massimali sugli aiuti relativi al riscaldamento invernale per il settore agricolo (da 250.000 a 280.000 euro), per la pesca e l'acquacultura (da 300.000 a 335.000) e per tutti gli altri settori (da 2 milioni a 2,25 milioni).
 
Prorogati al 30 giugno 2024 gli aiuti per gli alti costi dell'energia: la misura è quella che consente compensazioni parziali per le società, in particolare quelle energivore, rispetto ai costi eccezionali dei prezzi del gas e dell'elettricità. Le sezioni del quadro temporaneo che non vedono proroghe sono invece quelle del supporto di liquidità e la possibilità di concedere garanzie di stato e finanziamenti sovvenzionati alle utility per l'attività di negoziazione (oltre al 90%). Non sono coinvolte dalla nuova decisione le sezioni del quadro temporaneo relativo alla transizione verso l'economia a zero emissioni, che restano disponibili fino alla fine del 2025.
 
Questi emendamenti consentiranno agli Stati membri, ove necessario, di estendere i loro regimi di sostegno e garantiranno che le aziende ancora colpite dalla crisi non saranno tagliate fuori dal sostegno necessario nel prossimo periodo di riscaldamento invernale. Allo stesso tempo, la proroga faciliterà l’attuazione pratica dei regimi di sostegno da parte degli Stati membri, dando loro tempo sufficiente per farlo fino alla fine di giugno 2024.“Il quadro temporaneo di crisi e transizione è stato uno strumento fondamentale che consente agli Stati membri di fornire il sostegno urgentemente necessario alle imprese in tempi di shock economico eccezionale”, commenta il commissario europeo responsabile per la politica di  concorrenza, Didier Reynders. “Ha dimostrato che la Commissione è disposta e in grado di utilizzare, ove necessario, tutta la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato”.
 
La Commissione europea sta valutando in queste settimane se e quali misure di emergenza adottate durante la crisi energetica, come il price cap, debbano essere prorogate oltre la scadenza di fine anno. Al vaglio tutta la legislazione di emergenza introdotta durante la crisi energetica attraverso l’art.122, come il regolamento per la solidarietà (con cui è stato istituito il meccanismo per gli acquisti congiunti di gas) e il regolamento sul meccanismo di correzione del mercato, l’ormai celebre tetto al prezzo del gas ("price cap") mai finora applicato. Nei prossimi giorni è attesa una proposta anche su questo, nell’ottica di farla approdare al Consiglio Energia che si terrà il 19 dicembre.