L'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera: "Effetti duri e tangibili sull'economia russa".

"L’economia russa si è contratta nel 2022 del 2,1%. In particolare il manifatturiero - in costante crescita prima dell’invasione - a fine 2022 era in calo del 6%, con il manifatturiero ad alta e medio-alta tecnologia che ha registrato una perdita annua del 13%. Rispetto all’anno precedente la produzione di autoveicoli è scesa del 48%, gli altri mezzi di trasporto del 13%, la produzione di computer, elettronica e ottica dell’8%, il commercio al dettaglio del 10% e il commercio all’ingrosso del 17%", spiega Borrell. "Le prospettive per il 2023 restano fosche. Secondo l’ultimo rapporto dell’Ocse, il Pil russo dovrebbe ridursi fino al 2,5%. Tutte le componenti della domanda privata russa, compresi gli investimenti e i consumi privati, rimangono depresse. Solo la spesa pubblica legata allo sforzo bellico, cioè la spesa per la difesa, è in aumento", aggiunge Borrell.
"La Russia ha registrato un'importante eccedenza di bilancio nella prima metà del 2022 grazie agli alti prezzi del petrolio e del gas, ma questa è stata cancellata nei mesi successivi, con il bilancio federale che ha fatto registrare un deficit nel 2022. La situazione fiscale è destinata a peggiorare. I dati di gennaio-aprile per il 2023 mostrano che le entrate del bilancio federale russo per il petrolio e il gas, che rappresentavano il 45% del bilancio russo nel 2022, sono scese del 52%. Il governo sta cercando di affrontare il crollo delle entrate estraendo dividendi elevati dalle imprese statali e imponendo tasse aggiuntive alle grandi imprese, ma questi interventi hanno un costo e difficilmente riusciranno a colmare il crescente deficit fiscale".
"Sebbene il governo russo disponga ancora di spazio fiscale, con un debito pubblico pari al 17% del Pil alla fine del 2021 e un patrimonio accumulato nel National Wealth Fund (NWF) che rimane considerevole (ad aprile 2023, 154 miliardi di dollari, pari al 7,9% del Pil), ha compresso la spesa produttiva e sociale. Nel 2023, si prevede che quasi 1/3 del bilancio federale sarà speso per la difesa e la sicurezza interna, mentre i fondi per scuole, ospedali e strade saranno ulteriormente ridotti", conclude l'Alto rappresentante.