I dati Eurostat confermano la riduzione di 0,9 punti percentuali rispetto a novembre

I tassi di inflazione annui più bassi sono stati registrati in Spagna (5,5%), Lussemburgo (6,2%) e Francia (6,7%), mentre l'inflazione è andata oltre il 20% in Ungheria (25%), Lettonia (20,7%) e Lituania (20%). In Italia si è attestata al 12,3%. A trainare l'inflazione a dicembre sono stati alimentari, alcol e tabacco (+2,88 punti percentuali), seguiti dall'energia (+2,79 punti), servizi (+1,83 punti) e beni industriali non energetici (+1,70 punti).
I rilievi di Eurostat sembrano quindi mostrare almeno 2 elementi: in primo luogo quei segnali di rinnovato ottimismo che hanno indotto governi e analisti economici a considerare che il rischio di una nuova recessione possa essere scongiurato; dall’altro si certifica che adesso la principale componente a trainare in alto l’inflazione sono i generi alimentari, e non più l’energia.